I magazzini vengono classificati come luoghi di lavoro a rischio medio. Questa è ovviamente una definizione generalizzata, che deve essere poi approfondita attraverso un’adeguata valutazione dei rischi che prenda in considerazione le attività eterogenee che si possono svolgere all’interno di un magazzino di stoccaggio e distribuzione. Sono infatti molti i fattori che concorrono a definire il livello di rischio: livello di automazione, quantità e tipologia di personale impiegato esterno e interno, la presenza di sostanze pericolose, la presenza di aree particolari, come quelle a temperatura controllata…
Valutare i rischi del luogo di lavoro
I principali rischi legati alla struttura del luogo di lavoro sono:
- rischi da fulminazione: si verificano in caso di uso scorretto o mancata manutenzione degli impianti elettrici, nonostante esistano precise regolamentazioni riguardanti le verifiche periodiche, che obbligano il datore di lavoro a effettuare controlli ogni 2/5 anni a messa a terra e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche (DPR 462/01).
- Rischio scivolamenti e cadute dall’alto: la presenza di scale, rampe e parapetti nei magazzini può causare incidenti di questa natura. È perciò fondamentale predisporre una segnaletica adeguata e visibile, oltre a progettare correttamente le vie di fuga ed emergenza.
- Rischio microclima: alcune tipologie di magazzino, ad esempio dove vengono conservati surgelati o altri prodotti alimentari, in cui è molto importante considerare la presenza di ambienti a clima controllato, che causano violenti sbalzi di temperatura, che possono ripercuotersi sulla salute dei lavoratori.
- Rischio legato all’illuminazione: come per ogni ambiente di lavoro l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione degli incidenti, se scarsa diminuisce la visibilità e quindi l’individuazione di eventuali pericoli.
- Rischi legati al materiale conservato: in alcuni magazzini vengono stoccate e conservate sostanze pericolose (a livello chimico e biologico), in questi casi nella valutazione dei rischi occorre considerare tutti i possibili rischi derivanti dall’esposizione a tali sostanze e predisporre misure preventive di sicurezza.
Valutare i rischi legati alle attrezzature
Un altro tipo di rischi che si verifica in un magazzino riguarda l’utilizzo di particolari attrezzature quali carrelli elevatori, pedane mobili o muletti. Cominciamo con il dire che la normativa sulla sicurezza sul lavoro richiede che gli addetti a tali attrezzature abbiano seguito un corso per il patentino mulettisti, durante il quale apprendere le modalità di utilizzo in sicurezza.
Altri rischi legati all’uso delle attrezzature sono il rischio rumore, per il quale il datore di lavoro deve predisporre l’utilizzo di appositi Dispositivi di Protezione Individuale.
Valutare i rischi per la salute
Come abbiamo visto in alcuni magazzini è possibile riscontrare il rischio chimico e rischio biologico in funzione del tipo di materiale che viene conservato e manipolato.
Un rischio presente in tutti i magazzini è quello legato alla movimentazione manuale dei carichi, cosa che può provocare gravi danni all’apparato muscolo-scheletrico, come confermato da numerosi studi nazionali e internazionali in materia. In tal senso la valutazione deve seguire le linee guida in materia e il datore di lavoro deve adottare tutte le misure di prevenzione e protezione consigliate e adeguate alla situazione rilevata.