Il settore sanitario dal punto di vista dei rischi per i lavoratori è uno di quelli che presenta maggiori problematiche. L’uso di sostanze chimiche, il lavoro in ambienti spesso molto affollati, l’utilizzo di attrezzature speciali e molti altri fattori rendono numerosi i rischi sul lavoro nel settore sanitario.
La responsabilità di salute e sicurezza dei lavoratori è affidata al direttore generale che svolge il ruolo di datore di lavoro, con i relativi obblighi previsti dall’art. 18 del DLgs 81/08. Il direttore deve quindi:
- Valutare i rischi in collaborazione con RLS e RSPP;
- Stabilire le misure di prevenzione e protezione da adottare per ridurre i rischi rilevati;
- Definire il programma e le procedure per l’attuazione delle misure;
- Indica il personale che si dovrà occupare delle varie mansioni.
Conclusa la valutazione dei rischi è compito dello stesso direttore generale redigere il Documento di Valutazione dei Rischi, da aggiornare in caso di modifiche all’organizzazione aziendale, alle mansioni, alle attrezzature e in generale alle condizioni di lavoro.
Il datore di lavoro e i dirigenti hanno il compito di garantire adeguata formazione e informazione dei lavoratori su:
- rischi specifici relativi all’attività svolta;
- rischi connessi all’uso di sostanze e preparati, sulla base delle schede di sicurezza obbligatorie;
- procedure di primo soccorso, antincendio ed evacuazione;
- norme nazionali e aziendali in materia di sicurezza sul lavoro.
La formazione generale obbligatoria per i lavoratori deve essere ripetuta periodicamente, specie in occasione dell’insorgenza di nuovi rischi o in caso di cambio di mansione.
Il ruolo di preposto nelle aziende sanitarie viene ricoperto da figure di coordinamento delle attività lavorative e fra i loro obbligo c’è:
- la vigilanza sull’osservanza delle disposizioni previste da parte dei lavoratori;
- l’obbligo di informare i superiori in caso di inadempienze;
- la vigilanza sull’accesso alle zone pericolose solo da parte di personale adeguatamente formato;
- il controllo delle situazioni di rischio e fornitura di istruzioni in caso di pericolo;
- la segnalazione delle carenze di mezzi, attrezzature e dispositivi di protezione individuale;
- l’obbligo di formazione specifica per il ruolo di preposto.
Principali rischi in sanità
L’EU-OSHA ha dedicato una sezione del suo sito web ai rischi rilevati nel settore sanitario. Circa il 10% della popolazione europea svolge un lavoro in ambito sanitario, di questi più del 75% sono donne. La natura delle attività svolte espone questi lavoratori a un vasto numero di rischi, i principali:
- rischi biologici, ad esempio a causa della puntura con ago infetto;
- rischi chimici, legati all’uso di speciali medicinali e disinfettanti;
- rischi fisici, come le radiazioni ionizzanti;
- rischi ergonomici, specie nella gestione dei paziente, in particolare se non deambulanti;
- rischi psicosociali, tra cui la violenza e l’obbligo di lavoro su turni.