Settore abbigliamento e rischi sul lavoro

 

Settore abbigliamento e rischi sul lavoro

Quando si parla di made in Italy uno dei primi settori merceologici che saltano alla mente è quello dell’abbigliamento; il settore tessile rappresenta, infatti, un fiore all’occhiello per l’industria italiana. Guardando ai possibili rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori impiegati in questo settore appare subito evidente che, proprio per le diverse tipologie di attività e macchinari in esso presenti, questi possono essere di diversa natura.

Orientativamente possiamo dire che i rischi per la sicurezza sul lavoro nel settore abbigliamento si possono rintracciare:

  • nelle caratteristiche del luogo di lavoro;
  • nella strumentazione utilizzata;
  • nell’esposizione dei lavoratori a sostanze chimiche.

Ad esempio, per individuare i rischi legati alle strumentazioni è necessario conoscere i tipi di macchinari che vengono impiegati (per esempio, aspatrici, binatrici, filatori, presse, trocitrici, ecc).
Ognuno di questi strumenti necessita di personale specializzato non solo nell’uso corretto del macchinario a livello produttivo, ma anche per nel suo utilizzo “in sicurezza”.

Tra i rischi che devono essere valutati anche quello relativo all’inquinamento acustico e all’esposizione a sostanze pericolose.
Dal momento, infatti, che molti strumenti impiegati nel settore dell’abbigliamento possono raggiunereno emissioni sonore superiori a quelle consentite dalla normativa sulla sicurezza può essere necessario l’uso di DPI (dispositivi di protezione individuale) e avviare il protocollo di sorveglianza sanitaria per il monitoraggio dello stato di salute dei lavoratori.

L’uso di coloranti, solventi e prodotti per la pulizia può rappresentare un rischio per la salute, qualora non vengano prese le necessarie misure di sicurezza per ridurre il rischio da esposizione a queste sostanze.

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